COS’E’?
E’ una tassazione agevola, introdotta dalla legge di stabilità del 2015 ed operativa dal 1° gennaio 2016, che consente la determinazione forfetaria del reddito da assoggettare a un’unica imposta, in sostituzione di quelle ordinariamente previste, realizzando, così, importanti semplificazioni sia fiscali che contabili.
Esso rappresenta il regime naturale (benché opzionale) delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale (cui possono accedere anche se già in attività) che sono in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge. Non sono, inoltre, previste scadenze legate al numero di anni di attività o al raggiungimento di una particolare età anagrafica.
La sua applicazione è, quindi, subordinata solo al verificarsi delle condizioni e al possesso dei requisiti prescritti dalla legge
MA QUALI SONO I REQUISITI?
Sulla base della legge di bilancio 2023, il regime è applicabile ai contribuenti persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione, che nell’anno precedente abbiano contemporaneamente:
– conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a € 85.000 (aumentando la soglia dei ricavi e compensi precedentemente fissata in € 65.000); con la precisazione che qualora un imprenditore eserciti due o più attività contraddistinte da codici ATECO differenti, bisogna fare riferimento alla somma complessiva dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività, con la conseguenza che la possibilità di applicare il regime forfettario deve essere esclusa per ogni attività qualora la somma complessiva dei redditi percepiti sia superiore al limite € 85.000 (anche se ogni attività sviluppa un reddito inferiore);
– sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a € 20.000 lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto, comprese le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati con apporto costituito da solo lavoro e quelle corrisposte per le prestazioni di lavoro rese dall’imprenditore o dai suoi familiari.
Vantaggi
Il Regime Forfetario consente di applicare, per i primi cinque anni di esercizio, una tassa piatta (c.d. “flat”) pari al 5%, in luogo della tassazione ordinaria sul reddito imponibile dell’attività.
Con decorrenza dal sesto anno in poi (a condizione ovviamente che permangano i requisiti economici), l’imposta piatta passa dal 5 al 15 per cento.
Come va richiesto?
Il Regime Forfetario può essere applicato direttamente presentando la dichiarazione dei Redditi; non è, pertanto, richiesta alcuna domanda specifica di ammissione.
Il Regime Forfetario può essere applicato direttamente presentando la dichiarazione dei Redditi; non è, pertanto, richiesta alcuna domanda specifica di ammissione.
Quando non è più applicabile?
La Legge di Bilancio 2023 prevede la decadenza immediata del Regime Forfettario nel caso in cui l’attività superi la soglia di ricavi/compensi di € 100.000. Decadenza “immediata” comporta che il regime non potrà essere più applicato con effetto istantaneo, nello stesso anno d’imposta in cui viene superata la quota reddituale di 100.000 euro, anche se nell’anno precedente i ricavi/compensi fossero inferiori agli € 85.000.